Perché ho deciso di migrare il mio sito su Squarespace

La cosa probabilmente peggiore che può succedere a un imprenditore al giorno d’oggi è avere un sito che non riesce a crescere ed evolversi insieme alla sua attività. Vedo questa situazione tutti i giorni con i miei clienti e l’ho vissuto sulla mia pelle. Fino a quando non ho deciso di passare a Squarespace.

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Avere un’attività per me vuol dire avere un posto dove raccontare e condividere la passione per il lavoro, accogliere e ospitare le persone: clienti, curiosi, colleghi, dove sperimentare, innovare e creare. Se fosse un posto fisico per la mia attività immaginerei uno spazioso e luminoso showroom parigino, minimale, esclusivo e accogliente, situato sopra una boutique elegante e raffinata!

Creare un’attività nel 2018/19 vuol dire ricreare queste atmosfere in un luogo virtuale. Per me questo posto è il mio sito internet. Dal primo momento in cui ho capito che avrei proseguito la mia carriera come libera professionista ho cominciato a curiosare, indagare e cercare quel posto perfetto. Il sito era il mio primo investimento.

L’esperienza nella progettazione e nella creazione di siti web non mi manca, quindi il brief che ho inviato all’agenzia che si sarebbe occupata della parte tecnica era perfetto e molto dettagliato, pieno di riferimenti ed esempi. Ma come sempre in questi casi molte cose si sono perse “nella traduzione”.

Tutto sommato non ero scontenta. Dopotutto avevo un sito! Avevo quel posto dove raccontare e accogliere. Forse bisogna abbattere qualche muro, ridipingere le pareti, spostare i mobili ma lo spazio finalmente c’è.


 

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La mia esperienza con WordPress

Passato l’entusiasmo iniziale avevo capito che non sarebbe stato poi tanto facile migliorare e adattare l’impianto del sito. Non avevo altre risorse da investire, mi mancavano le competenze tecniche, il tempo e sinceramente anche l’interesse per acquisirle.

I limiti della struttura cominciavano a condizionare le mie scelte lavorative. Da sola non potevo creare un form più strutturato, raccogliere gli indirizzi per la newsletter, creare l’area riservata per l’accesso alle risorse gratuite, creare la landing page, vendere i prodotti e non solo i servizi, creare la versione inglese del sito…

Mi limitavo quindi a pubblicare i blogpost, ma anche lì non potevo cambiare l’interlinea da un unico posto e senza scombinare qualcosa da qualche parte o modificare il modo in cui veniva visualizzato il titolo.

Immagino si tratti di sciocchezze ed è questo che mi frustrava di più. Le guide di WordPress sono complicate, e le informazioni che trovavo nei vari corsi online, blog e tutorial erano spesso contrastanti così che alla fine decidevo di non intervenire per il timore di fare qualche danno che, anche se non irreparabile, sicuramente mi sarebbe costato soldi. Ero paralizzata, mi sentivo sopraffatta e quindi lasciavo perdere, sempre più delusa.

Tutto questo mentre il numero di richieste e avvertimenti di aggiornamento nel backend aumentavano, collegamenti saltavano e ogni giorno ricevevo notifiche sui tentativi di accesso non autorizzati che mi mettevano angoscia.

In più, si avvicinava il giorno del rinnovo del servizio hosting, con un prezzo decisamente troppo alto per il supporto offertomi.

Squarespace in action

Meno di un mese fa, dall’altra parte del mondo una grande sostenitrice e ambasciatrice di Squarespace, Lauren Hooker (Elle & Company), apriva le iscrizioni per la prima edizione del suo corso online “Zero to Squarespace”. Lauren è una designer brava e di talento. È anche una persona competente e autentica che condivide generosamente le sue conoscenze e le esperienze che le hanno permesso di creare un’attività di successo in meno di 6 anni. La seguo da più di un anno; le sue risorse, gli articoli, il podcast e i corsi sono stati un punto di riferimento soprattutto nei primi mesi.

La sua promessa era: ti guiderò passo dopo passo nella creazione del tuo nuovo sito in Squarespace in meno di un mese. Era così allettante! Avevo già letto i suoi numerosi post su questa piattaforma, il suo sito mi è sempre piaciuto, le sue indicazioni erano sempre preziose e utili e poi se avesse funzionato avevo solo da guadagnare: il costo del suo corso e dell’abbonamento annuale a Squarespace superava di poco il servizio hosting che avrei dovuto pagare da lì a poco. In più, finalmente, avrei potuto gestire, creare e far crescere quello spazio virtuale come avevo sempre desiderato.

Mi sono iscritta e nelle due settimane successive ero in una specie di trans creativo. Il corso e le risorse di Squarespace erano una piacevolissima scoperta che mi aveva assorbito completamente. Mano a mano che scoprivo le potenzialità della piattaforma nascevano le idee su come arricchire e affinare la mia offerta, ma questo è il tema per un altro post.

Ecco, invece, cosa ho apprezzato di più di Squarespace:

14 gg di prova gratuita

Ho creato il sito in Squarespace senza aver dovuto sborsare un euro. Dopo due settimane ero talmente convinta della piattaforma e del servizio che fare l’upgrade è stato un piacere e anche un sollievo.

Template graficamente impeccabili

Sono talmente belli e perfetti che c’è il rischio che ti dimentichi del tutto delle funzionalità che il tuo sito deve avere. Ma non è un problema perché cambiare il template è veloce, semplice e indolore. E poi quello che vedi è effettivamente quello che ricevi. Il template si adatta al tuo contenuto e non viceversa.

Guide, articoli, video

Le risorse su come creare, gestire e personalizzare il sito sono tantissime e molto dettagliate. Ci sono articoli e video semplici e chiari che ti permettono di trovare la risposta in pochi semplici passi.

Servizio clienti

E quelle rare volte che non trovi le risposte online c’è un fantastico e pare molto rinomato servizio clienti che ha come motto We’re here to help (Siamo qui per aiutarti). Per rivolgerti alla gentile e disponibile assistenza puoi scegliere tra la live chat oppure l’email. In entrambi i casi la risposta arriva in tempi brevi. E anche le risposte sono concrete e offrono soluzioni immediate.

Backend pulito e semplice

Che cambiamento rispetto a WordPress! È un piacere starci e lavorarci.

Immagini bellissime a portata di mano

Scegliere immagini bellissime, gratuite o a pagamento, è semplicissimo. Squarespace ha fatto una partnership con Unsplash e Getty Image quindi c’è l’imbarazzo della scelta per tutti i gusti e tutti gli stili. Sì, anche le ottimizzazioni le puoi fare direttamente dal sito senza controindicazioni.

Dominio gratis per un anno

Squarespace offre il servizio completo per cui anche l'acquisto e il rinnovo del dominio può essere gestito direttamente dalla piattaforma con una buona probabilità di non dover pagare la registrazione per il primo anno (dipende dall’estensione che scegli).

Indirizzo email personalizzato in Gmail

Grazie a una partnership con Google è possibile attivare l'indirizzo email personalizzato con il nome del dominio direttamente in Gmail.

La lista non è esaustiva ma per ora sono queste le cose che mi hanno colpito di più.

Le uniche pecche che ho notato potrebbero essere:

Tutte le risorse (o quasi) e il servizio clienti sono solo in inglese

Almeno per ora, anche se probabilmente questo cambierà presto visto che la versione italiana del sito esiste.

Consenso GDPR

Non ho trovato un modo per affiancare la spunta alla solita frase del consenso che viene citata sui moduli per l’iscrizione alla newsletter. Ammetto che mi sono limitata a cercare le indicazioni tra le risorse e consultare il forum quindi mi manca ancora l’ultimo passaggio con il servizio clienti per la conferma ufficiale.

Riassumendo, passare da Wordpress a Squarespace non è stata una decisione semplice per me. Se posso, cerco di sostenere lo sviluppo dei software liberi e delle piattaforme open. Sono affascinata dalle comunità virtuali in cui le persone, senza conoscersi, contribuiscono alla stessa causa.

Non metto in dubbio che WordPress sia molto potente, versatile e personalizzabile e forse anche più solido, ma per sfruttare il suo potenziale bisogna avere competenze che io in questo momento non ho.

Squarespace sicuramente non risponderà alle esigenze di tutti ma in questo momento si adatta perfettamente alle mie. E poi, davvero non mi aspettavo un servizio così evoluto e accurato.

Questo articolo, dunque, ha lo scopo di condividere la mia esperienza che spero possa essere utile alle persone che incontrano i miei stessi problemi e hanno aspettative simili.

E mentre sto chiudendo questo articolo mi viene in mente un episodio di parecchi anni fa:

“Te ne pentirai”, mi disse uno sviluppatore quando gli comunicai che avevo deciso di spostare il sito dell’istituto per il quale lavoravo dalla piattaforma Drupal a Wordpress. “Passare da Drupal a WordPress è come sostituire una fotocamera Nikon con quella del cellulare”.

E in quegli anni le fotocamere dei cellulari lasciavano molto a desiderare e solo i blogger utilizzavano WordPress e non certamente i siti istituzionali.

Gli risposi: non ho dubbi che dovrò rinunciare a qualcosa ma vuoi mettere la possibilità di avere sempre a portata di mano una macchina fotografica?

Ecco, di nuovo ho la stessa sensazione.

E tu, che piattaforma usi e come ti trovi?


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