Il business digitale in Italia è (ancora) sostenibile? Ecco il modello che funziona davvero nel 2026

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NOTE DELLA PUNTATA:

In questa seconda puntata della serie Kit di sopravvivenza per i business digitali – edizione 2026, parliamo chiaro: il business digitale in Italia, così com’è impostato da molti freelance, coach e consulenti, non è sostenibile.

Prezzi bassi, promesse alte, costi crescenti e tassi di conversione in caduta libera.

La buona notizia? Esiste un modello che funziona, realistico, umano e adatto al mercato italiano. Scopri come trasformare la tua attività da “freelance con Instagram” a impresa leggera, redditizia e stabile.  

In questa puntata: 

  • Perché molti business digitali non sono sostenibili nel mercato italiano

  • I 4 punti critici: prezzi troppo bassi, costi fissi invisibili, conversioni in calo e tempo sprecato

  • Come trattare la tua attività come un’impresa, non come un hobby creativo

  • Il modello a 3 livelli (Entrata – Core – Continuity) per aumentare il valore medio per cliente

  • Sistemi di vendita automatizzati con tocco umano

  • Come ridurre le ore live senza perdere qualità

  • I canali che funzionano oltre Instagram nel 2026

  • Perché la soluzione non è “fare di più”, ma costruire meglio

 

“Il business digitale in Italia è insostenibile se resti nel modello ‘freelance con Instagram e offerte economiche’. Diventa sostenibile solo quando lo porti al livello di impresa leggera: con brand, sistema e asset.”


Questa è la seconda puntata della serie Kit di sopravvivenza per i business digitali – edizione 2026. Se non l’hai ancora ascoltata, ti consiglio di partire dalla puntata 163 dove analizziamo cosa è cambiato nel digitale e perché i vecchi modelli non funzionano più.

Oggi andiamo al cuore della questione: il business digitale in Italia, così com’è impostato da molti freelance, coach e consulenti, è semplicemente insostenibile.

E non parlo solo di crisi o algoritmi: parlo di modelli economici fragili, prezzi incoerenti, costi invisibili e strategie pensate per mercati esteri, non per quello italiano.
Ma c’è una buona notizia: il modello giusto esiste, è realistico, umano e scalabile nel modo giusto.

Perché la maggior parte dei business digitali italiani non è sostenibile

Negli ultimi anni ho visto centinaia di professionisti digitali – freelance, coach, consulenti, formatori – entrare nel mercato online con entusiasmo e competenza.
Ma dopo qualche anno, molti si ritrovano esausti, sottopagati, con un business che non cresce più.

Vediamo insieme dove “salta tutto”.

1. Prezzi troppo bassi, promesse troppo alte

La maggior parte dei professionisti italiani lavora con tariffe che non coprono il reale impegno.
Offerte da 300, 600 o 1.000 euro che includono settimane di lavoro, messaggistica illimitata, call personalizzate, revisione materiali…
Funziona solo se hai grandi volumi, ma il mercato italiano non è un mercato di volumi.

Perché:

  • Il pubblico è più piccolo e la disponibilità di spesa è più bassa.

  • La fiducia nel digitale è ancora fragile.

  • I cicli decisionali sono lunghi.

  • Le persone non sono abituate a investire in servizi online, e spesso non hanno mai sperimentato un’offerta premium da clienti.

👉 Risultato: lavori tanto, guadagni poco, paghi le tasse da impresa ma incassi da artigiano digitale.

2. I costi fissi invisibili aumentano ogni anno

Piattaforme, tool, automazioni, pubblicità, formazione…
Una volta erano gratuiti o avevano piani base economici, ora sono costi obbligatori.
Ti mangiano il 10–20% del fatturato prima ancora delle tasse.

E se vuoi giocare sul mercato della visibilità, devi investire in ads:
ma i costi sono triplicati dal 2020.
CPM e CPC sempre più alti = ROI sempre più basso.

3. Conversioni in caduta libera

Il traffico organico “gratuito” è un mito.
Gli algoritmi mostrano ciò che trattiene le persone sulla piattaforma, non ciò che loro scelgono di seguire.
Puoi avere 10.000 follower e zero reach.

Oggi servono 50–100 lead qualificati per una singola vendita.
E quei lead costano tempo o soldi: contenuti, pubblicità, funnel, eventi.
Il mercato è saturo, i clienti più selettivi.

Non basta “esserci”: serve differenziarsi e mantenere il contatto nel tempo.

4. Il tempo invisibile non è mai calcolato

Creare contenuti, editare, rispondere ai messaggi, aggiornare materiali, fare marketing…
Ore e ore di lavoro non conteggiate nei prezzi.

Molti freelance lavorano 40 ore a settimana per un reddito reale sotto i 2.500 €/mese.
Non è una questione di talento o impegno, ma di modello sbagliato.

Quindi: il business digitale può diventare sostenibile?

Sì, ma solo se inizi a trattarlo come un’impresa leggera, non come un progetto creativo.
E questo significa 5 cose molto concrete:

1 — Aumentare il valore medio per cliente

Smettila di inseguire clienti nuovi ogni mese. Concentrati sul valore nel tempo dei clienti che già ti conoscono e si fidano di te.

  • Vendi percorsi, non ore.

  • Vendi pacchetti, non consulenze spot.

  • Vendi risultati, non contenuti.

E per farlo, servono messaggi specifici, chiari e a prova di bomba.

2 — Creare un modello a tre livelli

Questo è il cuore del mio approccio (e anche del programma AMPLIFICA):

  • Offerta di entrata → introduttiva, evergreen, autogestita, allineata al tuo core.

  • Offerta core → la trasformazione principale, premium e desiderabile, il tuo “marchio di fabbrica”.

  • Offerta di continuità → per chi vuole restare con te: mentoring, mastermind, membership, consulenze evolutive.

L’obiettivo è semplice: stesso cliente, più valore, più margine.

3 — Creare sistemi di vendita che non dipendono da te

Automatizza ciò che può esserlo, ma con tocco umano. Funnel evergreen, sequenze email solide, eventi registrati, lead magnet evolutivi: tutto personalizzato e coerente. L’automazione non toglie autenticità — toglie solo stress.

4 — Ridurre le ore live

Integra formati misti: librerie di risorse, feedback asincroni, materiali riutilizzabili. Hai già tantissimo valore pronto — solo che non lo stai monetizzando. Raccogli, struttura, rivendi.

5 — Diversificare i canali

Instagram non basta più (e non deve). Oggi servono canali propri e stabili:

  • Podcast, YouTube

  • Blog ottimizzato per motori di ricerca e LLM

  • Collaborazioni e PR

  • Networking dal vivo

La combinazione tra visibilità lenta (SEO, podcast) e connessioni reali è quella che funziona.

In sintesi

Il business digitale in Italia è insostenibile se resti nel modello “freelance con Instagram e offerte economiche”.
Diventa sostenibile solo quando lo porti al livello di
impresa leggera, con brand, sistema e asset.

La soluzione non è fare di più: è costruire meglio.

Il modello sostenibile per il 2026

Ho creato un modello chiaro, realistico e adatto al mercato italiano: un ecosistema a tre livelli — Entrata, Core e Continuity — che ti permette di lavorare meno, guadagnare di più e creare impatto reale.

Se vuoi mapparlo insieme a me, partecipa a Profitto Perfetto:
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Risorse citate

🎧 Puntata 163 – Il nuovo contesto del business digitale e cosa sta cambiando
🎟️ Profitto Perfetto – Workshop 2–4 dicembre
📥 Mini-training gratuito: “La formula per creare offerte che si vendono da sole”
💬 Domande o spunti? Scrivimi (anche in forma anonima)


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Guida al business digitale 2026 (Parte 1): cosa è cambiato davvero e come far crescere un’attività snella e redditizia