Instagram per le aziende: perché creare il profilo business (prima parte)

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Instagram è il social media del momento con un miliardo di utenti attivi, di cui 19 milioni sono in Italia. Lo usano creativi, fotografi, viaggiatori, cuochi, influencer o presunti tali. È uno strumento di marketing prezioso per le aziende, grandi e piccole, blogger e freelance, con il 4% di interazioni (engagement) dei follower rispetto al 0,1% su Twitter e Facebook. È ancora abbastanza democratico, divertente e stimolante, ma anche ostico.

Ho scelto instagram come piattaforma principale per la mia presenza sui social media perché so che il mio pubblico è lì, i miei clienti un po’ meno, però ci stanno arrivando. Usarlo mi diverte, mi permette di sperimentare le mie capacità fotografiche e giornalistiche, intese come la scrittura e la composizione di un piano editoriale efficace. Il mio account è ancora piccolo e anche se saprei come farlo crescere più velocemente (l’ho imparato in un corso che include l’accesso a un bot potente e “segreto”) ho scelto di farlo in modo organico.

Dopo 6 anni di presenza su Instagram, di cui 6 mesi con il profilo business, diversi corsi fatti, numerosissimi articoli, consigli, buone prassi lette e analizzate, molte strategie e tattiche provate, posso dire di conoscerlo bene. Ritengo che in questo momento sia la piattaforma più indicata su cui investire. Non è facile e decisamente non è per tutti.

Le regole, soprattutto per i profili business che vogliono crescere, sono molte. L’algoritmo che sta alla base non è un esempio di trasparenza, è in continua evoluzione quindi richiede flessibilità e tanta pazienza.

Instagram: dati e curiosità

(Tutti i dati di questo capitolo, se non diversamente specificato, sono presi da Omnicoreagency)

Fondato nel 2010 e acquisito da Facebook nel 2012, Instagram oggi ha un miliardo di utenti attivi, di cui la metà accede giornalmente alla piattaforma.

50 miliardi è il numero delle fotografie condivise; 400 milioni di utenti posta le storie giornalmente; ci sono 25 milioni di profili che rappresentano un’attività imprenditoriale; e il 32% di tutti gli utenti di internet nel mondo, ha un account Instagram.

Per quanto riguarda i dati demografici: il 68% degli utenti sono donne;  il 59% della popolazione tra i 18 e 29 anni e il 33% tra i 30 e 49 anni è su Instagram. E poi c’è  ben il 72% degli adolescenti che secondo ultimi rilievi abbandonano Facebook in massa.

Anche in Italia Instagram continua a crescere. Recentemente ha raggiunto 19 milioni di utenti attivi ogni mese il che corrisponde a una crescita del 36% in un solo anno. La presenza femminile (51%) e maschile (49%) è più equilibrata rispetto ai dati a livello mondiale.

Sempre più aziende sbarcano su questa piattaforma anche in Italia, attratte dal suo potenziale per il social advertising (pubblicità sui social media) e l’influencer marketing (pubblicità affidata alle persone che possono influenzare i potenziali clienti).

Per consultare le statistiche relative all’utilizzo di Instagram in Italia tieni d'occhio questo sito.


 

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Cosa devi sapere prima di iniziare

Utilizzare instagram per svago non ha niente a che vedere con l’utilizzo professionale per promuovere la tua azienda o la tua attività. Il potenziale della piattaforma è grande tanto quanto è impegnativa la gestione che richiede tempo, risorse, creatività, pianificazione, interazione.

Prima di fare qualcosa di cui ti pentirai è meglio fermarsi e riflettere. Inizia per esempio rispondendo a queste semplici domande:

1 | Il mio pubblico usa Instagram? Perché mi dovrebbe seguire, che valore creo per loro su questa piattaforma?

Sì, come sempre bisogna partire dal pubblico. Il punto esatto in cui la tua attività, prodotto o servizio intercetta le loro esigenze, interessi e passioni è il punto in cui avviene la magia della comunicazione, intesa come relazione e scambio

Se conosci il tuo pubblico bene saprai anche la risposta a questa domanda. Se hai qualche dubbio parti dalla ricerca. Per esempio potresti:

  • Seguire le tracce delle persone che ti seguono su altri canali. Dove passano il loro tempo, cosa li appassiona, che gruppi online frequentano, che giornali e siti leggono, che commenti lasciano.

  • Dare un’occhiata ai profili e alle strategie online dei tuoi competitor. Come se la cavano? Hanno un profilo su Instagram, come lo gestiscono, chi li segue, e come interagisce con il brand?

  • Chiedere ai clienti con i quali hai più confidenza. Potresti inviare una mail ai clienti più affezionati con la preghiera di partecipare a un sondaggio online dove puoi informarti sulle loro abitudini online, che social media frequentano e come gli piacerebbe interagire con il tuo brand online; che tipo di contenuti e offerte sarebbero più felici di ricevere etc. Non è un metodo scientifico (vedi l’articolo: Le basi del neuromarketing) però ti permetterà di raccogliere comunque informazioni preziose.

  • Analizzare il linguaggio e le parole che le persone usano quando cercano i prodotti o servizi come quelli che offri tu.

Se questa ricerca conferma la tua ipotesi che il pubblico al quale ti rivolgi è su instagram allora passa allo step successivo.

2 | Come può aiutarmi instagram a raggiungere i miei obiettivi di business e di marketing? Che valore aggiunge alla mia strategia?

Ok, ora che sappiamo che il tuo pubblico potrebbe essere interessato a quanto hai da dire su instagram prova a riflettere se anche a te conviene starci.

Quando gestisci un profilo personale compiacere qualcuno e ricevere gratificazioni personali potrebbe essere un obiettivo. È un po’ sprecato perché puoi essere più ambizioso però potrebbe funzionare anche così.

Nell'ambito aziendale, l’utilizzo di qualsiasi strumento o canale deve essere pensato e impostato per aiutarti a raggiungere i tuoi obiettivi di business in primo luogo e poi gli obiettivi di comunicazione.

Potresti per esempio desiderare di migliorare il servizio clienti, posizionarti su un nuovo mercato, fidelizzare i clienti esistenti oppure migliorare la riconoscibilità del tuo brand.

Nel tuo specifico caso instagram potrebbe essere una risorsa preziosa per raggiungere questi obiettivi di business?

3 | Quanto tempo e quante risorse posso investire?

Per le imprese la presenza sui social media non è mai gratis. Costa tempo, soldi e impegno.

Instagram non è facile, richiede un investimento non indifferente: creare e ottimizzare le immagini, i video e la grafica, scrivere testi coinvolgenti, pubblicare facendo attenzione agli hashtag, orari, mention e quant’altro, interagire, monitorare. Se decidi di lavorare con “influencer” o di sfruttare il potenziale dello shop, advertising, oppure di Instagram TV le cose si complicano ulteriormente.

Tu o qualcuno del tuo staff dovrebbe avere abbastanza conoscenze e tempo per stare dietro a tutto questo oppure dovresti esternalizzare l’intero processo a un social media manager oppure ad un’agenzia. Entrambe le opzioni hanno un costo che ti consiglio di prendere in considerazione prima di procedere.

Se anche dopo questa riflessione pensi che instagram sia la piattaforma adatta al tuo pubblico, ai tuoi obiettivi e ai tuoi contenuti allora ti consiglio di leggere la seconda parte di questo post che pubblicherò a breve. Imparerai a: impostare un profilo, organizzare i contenuti e gestire al meglio l’impegno che richiede la creazione e l’esecuzione di una strategia su Instagram.

Sei hai qualche curiosità che vorresti che affrontassi, scrivimi pure nei commenti.


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